23 settembre
Quando Lola incontra qualche funghetto mentre passeggia nei boschi, pensa subito a nonno Bertoldo che quando era bambina, almeno una volta all'anno in autunno, si metteva in testa di cucinarli e quindi andava a cercarli nel bosco di querce.
Lola lo accompagnava volentieri perché doveva verificare se i funghi più colorati non si potevano mangiare perché in realtà erano gnomi con l'ombrello: così le aveva raccontato il papà e, dato che in autunno piove spesso, lei ci aveva creduto.
Ogni anno Nonno Bertoldo e Lola partivano di prima mattina e tornavano nel pomeriggio con il cestino pieno di funghi! In cucina, li attendeva nonna Caterina a cui Bertoldo consegnava il malloppo.
Ogni anno, nonna Caterina apriva il cestivo, osservava i funghi e, OGNI ANNO, li faceva volare nell'immondizia.
Ogni anno Bertoldo sull'attenti, osservava la traiettoria aerea del suo raccolto, poi girava sui tacchi e si recava a coprarli dal verduriere.
La sua specialità erano i funghi fritti.
"Capirai, fritta è buona pure una ciabatta", diceva nonna Caterina per incoraggiarlo...
La ricetta era facile, occorreva solo pulire bene i funghi, tagliarli a fette spesse circa mezzo centimetro, impanarli e friggerli, ma con Bertoldo non si poteva mai sapere... allora nonna Caterina proponeva a Lola di costruire i funghetti di carta, così rimanevano in cucina a tenerlo d'occhio.
Bertoldo spargeva farina e pangrattato per tutta la casa (non si è mai capito come riuscivano questi alimenti ad arrivare fin nelle camere più lontane), ma alla fine funghetti finti e funghetti veri erano pronti e tutti andavano a tavola.
Ogni anno poi, dopo cena, il papà di Lola andava di nascosto a disegnare il viso e cappello degli gnomi sui funghi di carta che aveva costruito nel pomeriggio.
Ogni anno Lola al mattino guardando gli "gnomi con l'ombrello" si stupiva... di avere una famiglia così strana ma altrettanto meravigliosa!
ATTIVITÀ
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